di Francesco Fanzani

Gussago premia chi va a scuola e al lavoro in bici

21 nov 2023
Il sindaco
di Gussago
Giovanni
Coccoli
dialoga
con Alberto
Bollis,
vicedirettoredel
Bresciaoggi,
e illustra
i molti
progetti
messi in campo dal
Comune che
amministra
in materia
di mobilità
ciclabile
e sostenibile Il sindaco di Gussago Giovanni Coccoli dialoga con Alberto Bollis, vicedirettoredel Bresciaoggi, e illustra i molti progetti messi in campo dal Comune che amministra in materia di mobilità ciclabile e sostenibile

Spostarsi in bici verso il lavoro o la scuola, guadagnandoci in salute ma anche con un incentivo economico. Quello che potrebbe sembrare un sogno per tanti appassionati è diventato realtà a Gussago, grazie al progetto «Io viaggio in Bici», portato avanti dall’Amministrazione comunale in collaborazione con una piattaforma per la mobilità sostenibile. L’iniziativa è nata nel 2020, su modello di quanto già sperimentato a Bari, Cesena e Cesenatico, e si tratta di un vero e proprio «ritorno al passato» come ha raccontato anche il primo cittadino del comune franciacortino Giovanni Coccoli: se Brescia guarda infatti «indietro» verso il tram, che fino agli anni Cinquanta collegava proprio le due località, anche «Gussago guarda al passato, con la bicicletta che esisteva infatti ben prima dell’automobile».

L’iniziativa
Ma in cosa consiste in concreto l’iniziativa? È semplice: «Il Comune premia – il sindaco ci tiene a sottolineare con risorse proprie, mentre realtà più grandi come Bari hanno dovuto usufruire di fondi europei – coloro che decidano di recarsi al lavoro, sia nel territorio comunale sia non, e a scuola in città con venticinque centesimi per chilometro percorso, per un massimo di quattro tratte giornaliere e cinquanta euro mensili, che non vengono spesi in benzina ma anzi guadagnati». L’unico obbligo è quello di totalizzare un minimo di quindici euro ogni tre mesi del progetto. Il tutto viene controllato dall’applicazione «WeCity», su cui viene memorizzato il percorso quotidiano dell'utente. Un po’ di dati: per quest’anno gli iscritti sono stati 177, che hanno percorso un totale di 112.500 chilometri con un risparmio di 14.529 chilogrammi di anidride carbonica. Tra i principali aderenti all’iniziativa ci sono medici, studenti ed operai; ma questo progetto è solo una parte di quanto Gussago sta realizzando. Il primo cittadino ha infatti raccontato che «sono state realizzate, unici in provincia a farlo, le «ciclagili» (le piste ciclabili tracciate sui contorni delle strade), molto discusse anche a Brescia, per venire incontro alle necessità di mobilità interna e con due obiettivi finali: sia mettere in sicurezza il ciclista, sia «educare» l’automobilista, che ora non è più il padrone incontrastato della strada, ma anzi è costretto a prestare più attenzione agli utenti «deboli» in cui si imbatte, come gli adolescenti delle scuole medie, che ora a tal proposito possono recarsi a scuola grazie al «bicibus» – lanciato durante gli anni della pandemia in cui il pulmino della scuola era sconsigliato – che garantisce una maggiore sicurezza per tutti, favorendo la socialità». L’iniziativa, ha rivelato il primo cittadino gussaghese con grande orgoglio, ha attirato l’attenzione del vicesindaco di Brescia ed assessore alla Mobilità Federico Manzoni, ma la speranza è di coinvolgere più realtà e persone possibili, ampliando il progetto «perché spendere in mobilità sostenibile, sensibilizzando e incentivando l’utilizzo della bicicletta, è in realtà un investimento per il futuro».

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