Nell’ambito delle iniziative per Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023, una in particolare «unisce» le due città protagoniste. Si tratta della «Via delle Sorelle», progetto portato avanti dall’associazione Slow Ride Italy, fondata nel 2017 con lo scopo di promuovere iniziative e progetti di promozione sostenibile in ambito turistico, artistico ed enogastronomico.
L’idea tra arte e natura
Il progetto del cammino, ha raccontato Alessia Marsigalia, presidente dell’associazione sopracitata, è nato «dal basso, ovvero da Alessio Guitti, colui che ha creato il percorso, che ha coinvolto me ed altri tra camminatori ed appassionati d’arte; ci siamo trovati infatti nel post-Covid con una nuova necessità di socialità nella natura, più lenta e meno massificata, e, visto che c’era l’idea che le due città più colpite dalla prima ondata potessero diventare Capitali della Cultura, ci siamo chiesti quale fosse il miglior modo per farle conoscere e abbiamo optato per il cammino». Nel progetto sono stati coinvolti, oltre alle due amministrazioni comunali, i trentaquattro Comuni attraversati dal cammino che hanno creato una vera e propria partnership e che, nell’idea della presidentessa di Slow Ride Italy, «deve rimanere un’eredità sostenibile per i nostri territori. Dopotutto i cammini sono come il buon vino: più invecchiano e più sono buoni».
I dettagli del progetto
Alessia Marsigalia ha poi anche illustrato i dettagli tecnici del percorso: «Il cammino è di 130 chilometri, con vari saliscendi; abbiamo pensato di dividerlo in sei tappe, con una media quindi di una ventina di chilometri al giorno. Ciascuno può però gestirlo come meglio crede, anche a seconda del proprio grado di allenamento». Non solo cammino: la Via delle Sorelle è stata infatti pensata – oltre che tenendo conto di un’ideale «linea verde» che possa incontrare meno asfalto possibile, incrociando al contempo sentieri già esistenti – per far conoscere l’arte del territorio sia permanente, come pievi, piccoli musei o il Maglio di Ome, sia installata per l’occasione, coinvolgendo artisti che condividessero l’idea di fondo del progetto. Tra di loro anche Laura Renna che ha donato otto delle sue opere dividendole equamente tra i Comuni del Bresciano e della Bergamasca, oppure le pietre decorate dall’artista piacentina Claudia Losi, che ricordano il lavoro degli artigiani nella zona di Nembro. Per ora i numeri dei visitatori sono ottimi e le recensioni entusiaste: si calcolano infatti un migliaio di camminatori provenienti non solo dall’Italia ma anche da tutta Europa, soprattutto Francia e Belgio. Proprio i francesi e i belgi si sono resi protagonisti di interessanti iniziative: i primi hanno infatti creato dei veri e propri «diari di viaggio», una coppia di belgi ha invece composto un libro fotografico che ha poi presentato nella propria città. Per saperne di più, e anche per ottenere le credenziali necessarie ad alloggiare e a ristorarsi con prezzi convenzionati, si può visitare il sito online www.laviadellesorelle.it.