di Sara Consonni

Mobilità del futuro: dal tram al miglioramento delle ciclabili

20 nov 2023
Flavio Pasotti 
e Paolo
Gaffurini
nel loro
intervento
sul tema
della mobilità,
in dialogo con Gian Paolo Laffranchi
(capo servizio Cultura). 
Tante 
le sfide
da affrontare
per una città 
sostenibile Flavio Pasotti e Paolo Gaffurini nel loro intervento sul tema della mobilità, in dialogo con Gian Paolo Laffranchi (capo servizio Cultura). Tante le sfide da affrontare per una città sostenibile

Uno dei caratteri distintivi di Brescia è la sua rete di trasporto pubblico, in particolare la metropolitana, in funzione ormai da dieci anni: «Un impatto rivoluzionario sulla vita cittadina, tanto che oggi almeno due generazioni di bresciani non riescono a immaginare la città senza, è un punto di riferimento per gli spostamenti e l’arte di incontrarsi». Il prossimo sogno nel cassetto? Un tram che migliori i collegamenti urbani. Ne hanno parlato in questa edizione di «Agenda Brescia» Paolo Gaffurini, vicepresidente di Legambiente, e Flavio Pasotti, presidente di Metro Brescia, insieme a Gian Paolo Laffranchi, giornalista di Bresciaoggi e caposervizio di Cultura e Spettacoli. «I giovani usano la metro per tutto», ha esordito Pasotti, indicando come sia cambiata la percezione del trasporto pubblico in città. Un’unicità vera e propria rispetto ad altre cittadine italiane delle stesse dimensioni; oltre a Brescia, solo Milano, Torino, Napoli e Roma. Tuttavia, la nostra metropolitana copre solo determinate direttrici, da qui nasce l’idea di aggiungere un tram per coprire altre zone cittadine: «La metro ha stabilito nuovi standard per migliorare la sostenibilità e la qualità di vita, riducendo il numero di auto in circolazione e aumentando l’utilizzo dei mezzi pubblici – ha continuato Pasotti –. Il tram agevolerà l’accessibilità dalla provincia e coprirà le zone dove la metro non arriva a causa del Mella». Si sta parlando di un mezzo confortevole, intermodale rispetto alla metro, che conterà fra l'altro con un 70% di linea riservata, il che garantirà maggiore cadenza e puntualità. «Con un pizzico di fantasia, la stazione diventerà il nuovo grande gate della città, con treni ad alta velocità, metro, parcheggi e autobus», dice il presidente di Metro sognando ad occhi aperti. «Un aspetto su cui intervenire è il traffico nel centro – ha proseguito Gaffurini –. Oggi il tasso è superiore rispetto al pre-Covid».

La strada maestra
Le prospettive future per il servizio di trasporto pubblico sono accattivanti ma bisognerà puntare sulla qualità, l’aspetto concorrenziale e il comfort per far innamorare le persone del trasporto pubblico. Pasotti ha poi concluso con una nota ottimistica, dichiarando che «fra sei anni si prevede di avere un tratto di tram operativo». Ultima tematica affrontata, la mobilità ciclistica. Il cambiamento è in atto, eppure Brescia non è ancora una citta per «ciclisti» a 360 gradi. «Il cittadino deve innamorarsi di un trasporto alternativo; è viva la mentalità della bicicletta, ma non esiste ancora l’idea di trasferirla come mezzo quotidiano per il proprio lavoro, come ad Amsterdam», a cui Gaffurini ha aggiunto che «Brescia sta lavorando per migliorare le infrastrutture ciclabili». In sintesi, Brescia sta affrontando con determinazione le sfide legate allo sviluppo territoriale, all'urbanistica e alla mobilità sostenibile. Il futuro sistema di tram promette di migliorare la mobilità in città, mentre l'incoraggiamento all'uso di mezzi di trasporto alternativi è un passo importante verso una città amica dell'ambiente.

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