Strumenti di crescita finanziaria, ma che sostengono anche progetti che mirano ad avere un impatto positivo per il pianeta e possano portare a sviluppi futuri di rilievo. Le obbligazioni verdi, o «Green bond», sono strumenti relativamente nuovi, ma che hanno conosciuto un tasso di crescita straordinario dal 2007 a oggi: negli ultimi anni si è vista una espansione più significativa anche grazie alla spinta impressa dalla Cop21 parigina (la conferenza internazionale sui cambiamenti climatici del 2015) e dagli accordi sul clima.
Si tratta di obbligazioni come tutte le altre, la cui emissione è legata a progetti che hanno un impatto positivo per l’ambiente, come l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite o l’uso sostenibile dei terreni. Inizialmente le nuove obbligazioni provenivano principalmente da istituzioni finanziarie sovranazionali, come la Banca mondiale o la Banca Europea per gli investimenti, poi sul mercato sono arrivati anche titoli emessi da singole aziende, municipalità e agenzie statali. È il caso di A2A: la «Life company» bresciano-milanese ha lanciato diversi bond «verdi» negli ultimi anni, per spingere sull'acceleratore nel settore dell'energia green e produrre elettricità in modo sempre più sostenibile.
Attualmente il Gruppo A2A, guidato dal bresciano Renato Mazzoncini e presieduto da Marco Papuano, ha in essere obbligazioni per un ammontare complessivo di oltre 4,5 miliardi di euro; e dei 13 tra Euro Bond e Private placement attivi, sette sono denominati «green». L'ultimo emesso in ordine di tempo è l'«Euro Green Bond 2034»: il 27 gennaio 2023, A2A ha collocato con successo un nuovo Green Bond da 500 milioni di euro con durata 11 anni. L’emissione ha registrato grande interesse ricevendo ordini per circa 2,2 miliardi di euro, circa 4 volte l’ammontare offerto. Il bond, destinato agli investitori istituzionali ed emesso a valere sul Programma Euro Medium Term Notes, si basa sul Sustainable Finance Framework di Gruppo, l’insieme di linee guida che rafforzano il legame fra strategia finanziaria e strategia sostenibile. I proventi netti derivanti dall’emissione andranno a finanziare gli Eligible Green Projects: progetti strategici di economia circolare e transizione energetica legati allo sviluppo delle rinnovabili, al settore ambientale, all’efficienza energetica e alle reti elettriche definiti all’interno del Sustainable Finance Framework di A2A.
Il gruppo ha selezionato i progetti ammissibili alla Tassonomia Europea – il regolamento UE che elenca le attività economiche che possono essere considerate sostenibili. Ma sono molte altre le misure analoghe rilasciate dalla multiutility dell'energia nel corso degli ultimi anni. Tra questi, l'Euro Green Bond 2030, collocato il 12 settembre 2022 per un importo totale di 650 milioni di euro con durata otto anni, che ha ricevuto ordini per oltre 1,7 miliardi di euro, circa 2,6 volte l’ammontare offerto, dedicato soprattutto anche al teleriscaldamento; l'Euro Green Bond 2026, collocato con successo l'8 giugno dello scorso anno e di durata quadriennale, per 600 milioni di euro (gli ordini ricevuti sono stati di 1,7 miliardi, circa 3 volte l'ammontare dell'obbligazione). Le altre obbligazioni verdi sono l'Euro Green Bond 2033 (500 milioni di euro, lanciata nel 2021 e di durata di 12 anni) e l'Euro Green Bond 2029, lanciato nel luglio 2019 e di iporto pari a 400 milioni di euro, prestito obbligazionario green con cedola annua dell'1%, collocato ad un prezzo di emissione pari a 98,693%, con uno spread di 105 punti base rispetto al tasso di riferimento mid swap: i proventi netti finanzieranno progetti di sostenibilità ambientale e di decarbonizzazione. Ma c'è anche l'«Euro sustainability-linked Bond 2028», collocato il 9 marzo 2022 per 600 milioni (in sei anni), con offerte per 3,5 miliardi e collegato al raggiungimento di un target di sostenibilità relativo alla capacità installata da fonti rinnovabili.
A2A, in linea con l’aggiornamento del Piano Strategico del Gruppo presentato nel mese di gennaio 2022, vuole raggiungere entro il 2024 una quota pari o superiore a 3,0 GWh. Questo importante obiettivo contribuisce inoltre al raggiungimento degli SDGs 7 e SDGs 13 delle Nazioni Unite. Misura analoga è l'«Euro sustainability-linked Bond 2031», collocato il 7 luglio 2021 per 500 milioni di euro con durata dieci anni. L’obbligazione è collegata al conseguimento di un target di sostenibilità relativo alla riduzione delle emissioni dirette (Scope 1) di gas serra per chilowattora di energia prodotta. L’obiettivo di A2A, in linea con il Piano Strategico decennale del Gruppo, è di raggiungere entro il 2025 una quota pari o inferiore a 296 g di CO2 per kWh, coerente con il commitment della Science Based Target approvato nel marzo 2020. La cedola del nuovo titolo obbligazionario è legata al raggiungimento del target di sostenibilità e prevede un incremento (step-up) del tasso d’interesse pari a 25bps in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo, resterà invece invariata fino alla scadenza del titolo qualora il target venga raggiunto
Obbligazioni green A2A e una sfida che vale 4 miliardi
