Brescia è la città del futuro del trasporto pubblico integrato, ma per raggiungerlo serve una «visione con raziocinio». Ad oggi è una delle cinque città dotate di una rete di mobilità urbana tipica delle metropoli (avendo metro, ferrovia e a breve il tram) e sta dimostrando il suo impegno verso la sostenibilità e l'efficienza. Un viaggio cominciato grazie ad un’infrastruttura recente che porta sulle spalle vent’anni di lavoro: la metropolitana. «È stata una scelta molto combattuta - afferma Flavio Pasotti presidente Metro Brescia -. I lavori sono iniziati nel 2003 e, in precedenza, ci sono stati addirittura due referendum sulla sua realizzazione. Solo i visionari con una prospettiva a lungo termine hanno capito come questo sistema di trasporto avrebbe potuto accompagnare lo sviluppo della città». Uno strumento che, di fatto, ha cambiato il futuro di Brescia, sconvolgendo anche le più rosee previsioni con oltre 150 milioni di passeggeri e una media di 40.000 passeggeri al giorno. «Ma soprattutto ha due aspetti bellissimi - prosegue Pasotti -. Il primo è che vedi la città da sotto e la puoi leggere; il secondo è che si è fatta il vero strumento di spostamento e la modalità con cui fare socialità: andare a scuola, ma anche in città a divertirsi». Muoversi senza preoccupazioni, socializzando e, perché no, anche lavorando. Fregiandosi di una percentuale di frodi tra le più basse in Italia, pari al 2,4%. «Percentuale favorita da una serie di elementi, anzitutto il senso civico dei bresciani che si accompagna alla sicurezza - dice Pasotti -. Non abbiamo i tornelli, ma facciamo 800mila controlli l’anno che sortiscono un duplice effetto: da un lato aiutano a tenere il 2,4 %, dall’altro fanno vedere che c’è qualcuno che si occupa di voi all’interno della stazione». Ma il progresso non si ferma qui. Brescia sta per intraprendere una nuova sfida con la realizzazione della linea tram che dalla Pendolina arriva alla Fiera, incrociando in due punti la metropolitana. «Con essa avverrà il vero salto verso la mobilità integrata - chiude Pasotti -. L’obiettivo è realizzare almeno una tratta in meno di 5 anni. Per il futuro lancio un messaggio: sviluppare una nuova stazione che riesca a connettere tutti i nuovi i servizi e diventi la porta d’ingresso per una città cresciuta con Capitale della cultura». Gi.Fer.
Pasotti: «Il futuro? Mobilità integrata»
