Nel contesto di un mondo sempre più connesso, la comunicazione digitale sta emergendo sempre più come un ponte verso un futuro più sostenibile. Ma qual è il suo vero ruolo a servizio della sostenibilità? «Agenda Brescia» l’ha chiesto a Nicola Voltolin, direttore di Zeep!, una giovane agenzia di marketing e di creatività digitale, il quale ha spiegato come comunicare la sostenibilità oggi sia un bisogno primario delle aziende. Un bisogno apparentemente confermato anche dai loro maggiori interlocutori. «Il 70% dei consumatori crede che le imprese abbiano la responsabilità sociale di rendere il mondo un posto migliore; specificamente, il 94% della Gen Z ritiene necessario che si impegnino concretamente in temi di sostenibilità sociale e ambientale – ha detto Voltonin –. Comunicare la sostenibilità diventa parte di un percorso indispensabile, unico e personale per ogni azienda, che può portare a destinazioni e punti d’arrivo a loro volta diversi». La comunicazione è una tappa essenziale di questo processo, ma non l'unica: «Deve emergere un tema di azioni concreto ed efficace, di misurazioni delle stesse e di rendicontazione, per sfociare poi in attività impattanti. Il bilancio di sostenibilità cerca di rispondere ai bisogni appena citati, ma un pdf sfogliabile non basta per dimostrare e consolidare l’impatto positivo che un’azienda può generare a livello sociale, ambientale ed economico». E allora come si può comunicare al meglio il proprio impegno? «Mettendo la sostenibilità al centro di impianti di comunicazione in cui convergono più canali. Un bilancio può diventare molte cose: un’esperienza multimediale, forme di ibridazione fra fisico e virtuale, strumenti audio-video o un sito – continua Voltonin –. Alla base di tutto ci vuole sincerità e un impegno reale in questa direzione». E conclude: «L’applicazione della sostenibilità deve togliersi il cappello dell’autoreferenzialità. Raccontare cosa fa un’azienda per cambiare il mondo è un valore, ma rendere gli stakeholder partecipi del cambiamento rappresenta il vero scopo». S.Con.
Voltolin: «Comunicare con onestà e fare partecipare gli stakeholder»
